domenica 20 giugno 2010

Tra Mestre e il caldo e Tonadico e la pioggia e il freddo!


Venerdì scorso abbiamo corso una 5km su strada a Mestre e con il caldo devo dire che ho sofferto parecchio; ieri sera invece gara di 10 km a tonadico in un contesto decisamente diverso: pioggia e percorso in salita! Ieri sensazioni decisamente positive, gara in crescendo e forse avrei potuto osare anche un po'di più perché sono arrivata al traguardo tranquilla, per niente stanca e con la sensazione di poter correre ancora un bel po'a quel ritmo!
Ora devo fare un ammissione: ho sempre detto che non amavo queste corse ed invece me ne sto innamorando sempre più; un po' come quello che mi e'successo con la corsa in generale, all'inizio qualcosa da fare un po' per forza e poi e'diventata una cosa di cui non posso fare a meno!
E adesso che ci stavo prendendo gusto con queste corse su strada devo attendere fine agosto con la penultima tappa del grand prix strade d'Italia a Feltre!
Per fortuna amo l'allenamento più della gara e quindi anche se non ho gare imminenti l'intenzione e'di allenarmi in vista degli ultimi appuntamenti su strada ma soprattutto in vista della maratona di Venezia!
Allenamenti:
venerdì 11: gara a Mestre
sabato: 1h cl
domenica: 1h di corsa sui single track di un percorso di mtb
lunedì: ora 5.30 1h con il "ramarro". ;-)(il ramarro e'la mia nuova bici da strada, verde e rinominata subito "il ramarro"
martedì e mercoledì: corsa tranquilla
giovedì: 1h con il ramarro
venerdì: 45' cl
sabato: 10 km gara a tonadico
domenica: pazzia 1h sotto il diluvio universale

domenica 6 giugno 2010

Brescia no limits, un'esperienza unica da rifare!


Finalmente riesco a scrivere due righe sulla Brescia no limits, una corsa unica che mi ha lasciato sensazioni e ricordi veramente positivi, una gara che sicuramente rifarò!
La partenza è stata data alle ore 9.30 e dopo 800 m di lancio, abbiamo incontrato i primi ostacoli artificiali, scale da superare, fuoco da sorpassare, tunnel in cui passare all'interno...e dopo questo primo assaggio è iniziato il pezzo di percorso forse più bello, siamo entrati nella valle (Val Trompia) e abbiamo risalito il letto di un torrente, ci siamo arrampicati sulle rocce e superato almeno 10-15 muri molto alti (ponti costruiti forse per fermare le piene del torrente), qui l'aiuto di Gigi per me e Dania è stato fondamentale.
Risalita la valle abbiamo percorso un pò di sentieri, e poi siamo scesi nuovamente in paese dove però abbiamo preso subito un'altra salita e risalito nuovamente la montagna attraverso sentieri abbastanza impegnativi. Una volta in cima siamo scesi nuovamente attraverso altri sentieri e poi abbiamo preso la famosa salita dei 1000 scalini. Da qui ci siamo diretti verso il castello di Brescia (la foto qui sopra è stata scattata proprio al castello) dove abbiamo fatto la prova di tiro con la pistola e abbiamo segato dei tronchi che abbiamo poi dovuto trasportare per circa 2 km.
Un pò di corsa per sciogliere la gambe ed ecco arrivati al laghetto dove abbiamo remato un pò in canoa e tentato di prendere una gallina come ultima prova prima di arrivare finalmente all'arrivo un pò stanchi ma decisamente contenti! Una esperienza unica, da provare e il prossimo anno salvo imprevisti sarò nuovamente ai nastri di partenza!
Venerdì saremo a Mestre per una 5km su asfalto che fa parte del circuito Grand Prix Strade d'italia 2010!

giovedì 3 giugno 2010

Ieri ho corso la Brescia no limits: divertimento allo stato puro!

Ciao,
ieri ho corso la Brescia no limits, per il momento mi limito a dire che è stato divertimento allo stato puro!
Nel weekend scriverò qualcosa di più dettagliato, per il momento copio ed incollo qui sotto un articolo che ho trovato in rete!



"Brescia no limits, una sfida da paura per sportivissimi!

LA GARA. Seconda edizione della prova organizzata dal Comune di Brescia e dal gruppo podistico Gs Ducos

Adrenalina allo stato puro, per mettere alla prova ogni singolo muscolo del corpo: «Brescia No Limits », corsa a ostacoli artificiali e naturali organizzata dal Comune e dal gruppo podistico Gs Ducos, ieri ha colorato le strade della città e dell'hinterland. Venti chilometri di follia, in totale autosufficienza, tra le prealpi bresciane della Val Carobbio, il monte Maddalena e il Cidneo. Un percorso unico, studiato per far entrare i concorrenti in contatto con i quattro elementi vitali: terra, fuoco, acqua e aria. «Forti della buona riuscita dell'anno scorso ci riproviamo - ha spiegato l'organizzatore Fabio Salvetti -: sarà meglio della prima edizione perché abbiamo ritoccato qualche errore logistico, come i ponti tibetani, che avevano creato odiosi imbuti». Oltre al convoglio di sportivissimi si sono cimentati numerosi gli amatori, che hanno partecipato a una non competitiva di 7,4 chilometri o che hanno accompagnato i bambini alla gara di 500 metri per i più piccoli.

Lo sparo d'inizio, affidato all'assessore allo sport del Comune Massimo Bianchini davanti all'oratorio di S. Eufemia, è stato roboante: da subito i concorrenti (in tutto 44 team, 140 singoli al maschile e 24 al femminile) si sono trovati ad affrontare una serie di ostacoli. Gigantesche balle di fieno, transenne in legno alte qualche metro e persino un tappeto di paglia infuocata non hanno dato il tempo ai concorrenti di farsi fiato per affrontare la corsa successiva. Un percorso da veri survivor: prima qualche sgambata nel centro storico di S. Eufemia in direzione Val Carobbio e poi la discesa nel letto della valle seguita dalla prima risalita tra cespugli e rocce.

«QUI È MEGLIO non farsi prendere dalla foga - ha sottolineato uno degli alpini che ieri hanno prestato servizio di sicurezza insieme ai volontari della protezione civile Val Carobbio -; i chilometri sono tanti e chi vuole strafare dovrà poi affrontare il Castello. Lì sì che ridiamo!». Finita la valle ancora un po' di salita tra i sentieri della Maddalena e, per riprendere fiato, finalmente un po' di discesa, anche se il sentiero, abbastanza stretto in quel tratto di montagna, non è stato proprio rilassante.

Qualcuno ha sorriso nell'intravedere la «civiltà», evidentemente non consapevole di quello che avrebbe affrontato di lì a poco. «Nella prima edizione ora si faceva la prima pausa nel vigneto per la prova d'arme – hanno spiegato alcuni veterani -, questa volta invece si continua a correre per la prova detta "dei mille scalini"». Un nome, un programma: di nuovo su per la Maddalena per piantare la bandiera a San Gottardo e finalmente iniziare a scendere davvero.

A questo punto gli amanti della corsa hanno avuto pane per i loro denti: qualche chilometro misto tra sentieri e asfalto fino ad arrivare alle porte del centro storico, in via San Rocchino, e poi dirigersi verso il Castello, dove i survivor hanno avuto l'onore di percorrere un tratto chiuso da più di 30 anni, reso agibile apposta per Brescia No Limits. «Gallerie sotterranee e passaggi a strapiombo sotto le torri dell'antico maniero, una bellezza». E poi ancora, dislocati in punti differenti, il tiro a segno e la divertentissima prova (davvero faticosa) con i tronchi d'albero da tagliare. Dal castello il convoglio dei sopravvissuti è sceso nuovamente in pianura per arrivare all'oasi del Parco Ducos, dove li aspettavano altre prove d'abilità: il laghetto da guadare, ostacoli e zattere. Un'ultima fatica prima dell'arrivo a S. Eufemia, dove sono stati premiati i vincitori: primo classificato per singolo maschile Marco Menegardi che ha chiuso il percorso in un'ora e 47 minuti; per la categoria femminile Emanuela Galesi (2 ore e 22') e per i gruppi è salito sul podio più alto il «Team Alzano» con Rossana Morè, Delfino Licini e Elio Carrara."

Paesi dove sono stata